Neuralterapia e medicina funzionale a Cagliari: cosa sapere con la Dottoressa Anna Mereu
Cosa rende utile integrare neuralterapia e medicina funzionale a Cagliari per chi convive con dolori ricorrenti o disturbi cronici? Quando il corpo segnala un problema, lavorare solo sul sintomo può non bastare. La neuralterapia usa stimoli mirati per modulare il sistema nervoso autonomo, mentre la medicina funzionale indaga i fattori che mantengono l’alterazione nel tempo: alimentazione, sonno, stress, microbiota, esposizioni ambientali. La Dottoressa Anna Mereu applica un approccio integrato alla salute per mappare cause, correlazioni e priorità di intervento. In questo articolo trovi criteri di scelta, esempi pratici e indicazioni su come prepararti a una valutazione funzionale e a eventuali sedute. L’obiettivo: aiutarti a capire se e quando questi strumenti possono rientrare nel tuo percorso, in modo informato e con aspettative realistiche.
Neuralterapia e medicina funzionale: quadro sintetico
La neuralterapia impiega infiltrazioni di procaina a bassa concentrazione in punti chiave (aree dolorose, cicatrici come campi di interferenza, trigger). Lo scopo è normalizzare risposte riflesse e regolare il sistema nervoso autonomo, che coordina dolore, vasomotilità, tono muscolare e infiammazione neurogena.
La medicina funzionale affianca l’analisi clinica a una lettura dei sistemi: digestivo, immunitario, neuroendocrino, detossificazione. Una valutazione funzionale considera sintomi, stile di vita, esami mirati e andamento nel tempo, per definire un piano personalizzato. L’integrazione tra i due approcci permette di agire sia sui circuiti di segnale sia sui fattori che li perpetuano.
Consigli pratici per la prima visita e le sedute
Prima della visita:
– Porta diario di 2–3 settimane con intensità del dolore, orari, fattori che lo modificano.
– Elenca farmaci e integratori, intolleranze note, interventi chirurgici e cicatrici.
– Raccogli esami recenti utili a una valutazione funzionale.
Durante la consultazione:
– Chiedi come verranno monitorati gli esiti (scale del dolore, funzionalità, sonno, performance quotidiane).
– Valuta la coerenza tra indicazioni terapeutiche e i tuoi obiettivi (lavoro, sport, gestione familiare).
– Verifica la formazione del professionista su neuralterapia e protocolli di medicina funzionale.
Dopo le infiltrazioni di procaina:
– Osserva cambiamenti immediati e nelle 72 ore (dolore, mobilità, energia, sonno).
– Mantieni idratazione, movimento leggero; evita massaggi intensi sulle aree trattate per 24–48 ore.
– Registra eventuali reazioni transitorie e segnala se persistono.
Domanda utile: preferisci risultati rapidi o un percorso graduale? La risposta orienta frequenza delle sedute e interventi sullo stile di vita.
Cagliari e bisogni concreti: quando l’integrazione fa la differenza
Chi cerca terapia del dolore a Cagliari spesso presenta disturbi cronici come cefalea tensiva, lombalgia, esiti di traumi, disfunzioni digestive o cicatrici come campi di interferenza che mantengono il sintomo a distanza. In questi casi, la neuralterapia può ridurre il rumore di fondo del sistema nervoso autonomo, mentre la medicina funzionale lavora su alimentazione, ritmo circadiano, stress e microbiota per limitare le recidive.
Aspetti pratici da considerare:
– Logistica: pianifica gli appuntamenti in base alle finestre sintomatiche e alla tua routine.
– Sinergie locali: fisioterapia, esercizio terapeutico, supporto nutrizionale e gestione del sonno.
– Indicatori di progresso: meno farmaci di salvataggio, migliori tempi di recupero, qualità del sonno stabile.
Per approfondimenti sul metodo, ambiti di applicazione e contatti, consulta il sito della Dottoressa Anna Mereu.
Integrare neuralterapia e medicina funzionale a Cagliari significa agire sia sui circuiti del dolore sia sui fattori che li alimentano. Abbiamo visto come preparare la visita, cosa aspettarsi dalle infiltrazioni di procaina e quali indicatori usare per monitorare i progressi. Se ti riconosci in un quadro di disturbi cronici, valuta un confronto con un professionista formato su approccio integrato alla salute. Un colloquio iniziale può chiarire priorità, tempi e obiettivi misurabili.
